Se mi chiedete di dirvi chi sono, vi risponderò che sono un pilota di moto. Almeno penso che questa sia la descrizione che mi definisca meglio. Tutti quelli che mi conoscono vi diranno che vivo per le moto.
Per me correre in moto è più di un semplice sport, è uno stile di vita perché plasma le mie giornate e mi definisce come persona. Tutto è iniziato per gioco… ma ben presto il mondo delle moto ha stregato non solo me, ma tutta la mia famiglia che mi sostiene in questo percorso sportivo.
Dato che vorrei che qualcun altro conoscesse e si appassionasse a questo sport, sto lavorando su tre valori molto importanti per me:
Da bambino, mio padre mi ha iscritto a una scuola di minimoto per saper usare il cervello da adolescente.
È più facile imparare in un ambiente sicuro e sotto l’occhio vigile degli istruttori che da soli, a un’età dove tutto ciò che conta è la velocità con cui osi affrontare una. In pista impari cose che possono salvarti la vita quando sei su strada.
In tutti questi anni poi mi sono reso conto anche di quanto sia importante la sicurezza, avere un buon equipaggiamento per andare in moto. Ecco perché condivido con voi quello che ho imparato, perché tutti sappiamo che i motosport possono essere pericolosi.
Quindi a tutto gas, ma accendete anche la testa, non solo il motore!
Da quando pratico sport ho capito che lo spirito sportivo per me è davvero molto importante. Non pensate che correre in moto sia l’unico sport che io abbia mai praticato. Ho fatto pallacanestro, faccio karate, corro spesso. Ognuno di questi sport mi ha insegnato qualcosa. Quindi anch’io vorrei restituire qualcosa allo sport.
Per me essere un atleta significa giocare secondo le regole, essere corretto, rispettare gli altri, dare il buon esempio. Tutto questo anche quando non c’è nessuno che guarda, quando l’unico giudice sei te stesso
E se me lo chiedete, vi dirò sempre che lo sport deve essere pulito e corretto. Libero da trucchetti proibiti e sostanze dopanti.
Purtroppo in Slovenia (ad eccezione di Tim Gajser) si parla ancora molto poco del motosport. All’inizio ero un po’ deluso quando la gente mi diceva di non sapere nulla della minimoto o della R3. Ben presto ho notato che il mio sport non è l’unico sport motoristico che la gente non conosce. Perciò, un altro compito che mi sono prefissato è quello di presentare al grande pubblico il motociclismo di velocità.
A tal fine pubblico articoli sulla rivista Študent, collaboro con il portale Moto Experience e tengo numerose conferenze sulla mia disciplina in giro per la Slovenia. Anche in Italia cerco di rappresentare il campionato Yamaha R3 Cup Italia al meglio, scrivendo articoli e informando la gente.