Una pista ostica
Sono partito per Krško di cattivo umore, poiché sapevo che mi aspettava una pista che non amo. È una pista veloce, dove però è molto difficile sorpassare. Io su questa pista non sono mai riuscito a vincere. Inoltre, ne avevo paura dato che, le prime volte che ho corso, sono caduto proprio qui, a Krško, in malo modo.
Comunque… partendo da queste premesse ho deciso di girare pagina e scrivere un finale diverso. La partenza non è stata delle migliori, perché abbiamo avuto un problema tecnico. Siamo riusciti a risolverlo con l’aiuto di Gašper Lenko. Risolta questa situazione ho avuto l’intera giornata di sabato a mia disposizione per studiare gli avversari. Era importante farlo perché avevo solo 8 punti di vantaggio sul secondo in classifica e avrei voluto vincere per aumentare il distacco. Abbiamo battagliato, ci siamo studiati e non restava altro che aspettare domenica.
Strategia in gara
Domenica è iniziata benissimo. Già dalle prime ore del mattino i miei amici, molti dei quali erano ad Adria per il Campionato europeo, mi hanno mandato messaggi di incoraggiamento. Sono partito gasato e sono riuscito a ottenere la pole position.
Gara 1: Sono parto dalla pole, ma già dopo 10 metri Tai Komel è riuscito a superarmi. Sapevo che mi aspettava una gara in rimonta, anche perché Matija Kodarin che guidava dietro di me non si voleva staccare. Me la sono giocata bene. A metà gara circa ho superato Tai in una curva dove ha lasciato aperto uno spiraglio. Da lì in poi è andata tutta in discesa. Ero più veloce dei miei inseguitori e ho vinto senza problemi.
Gara 2: Così come in gara 1 anche in gara 2 non sono partito benissimo, trovandomi di nuovo in seconda posizione. Ho provato a ripetere la strategia di gara 1, ma il mio avversario questa volta si aspettava un mio attacco nel punto dove nella gara precedente l’avevo superato, quindi chiudeva bene la curva. Ho agito con furbizia, attaccandolo varie volte in quel punto e dandogli tregua in altri punti dove vedevo che era possibile tentare un attacco. Ho agito così sino al penultimo giro, quando l’ho sorpreso in una curva dove non si aspettava di essere attaccato. Sono riuscito a superarlo. Poi ho calcolato bene dove superare i doppiati e anche la seconda vittoria era mia. Ero felicissimo.
Adesso ho 20 punti di vantaggio sul secondo in classifica ma mi aspetta ancora l’ultimo round a Vrtojba, la mia pista di casa. Incrociate le dita che tutto vada bene! 🤞