Stretching è un termine inglese per definire la ginnastica di allungamento, di distensione muscolare, praticata specialmente da atleti, che serve ad aumentare l’elasticità dei muscoli, permettendo così di affrontare sforzi fisici intensi, migliorando la capacità di movimento e contribuendo anche a far sentire meno la fatica.
Quando fare stretching? Prima o dopo la seduta di allenamento?
Lo stretching può essere sempre eseguito nella fase di defaticamento post-esercizio. Può essere eseguito anche prima della performance sportiva, stando attenti ad alcuni fattori. Infatti, il riscaldamento ottimale dovrebbe essere composto da un’attività aerobica di intensità sotto-massimale, seguita da stretching dinamico. In questa fase andrebbe evitato lo stretching statico dato che il corpo deve essere già ben riscaldato per eseguirlo.
Quindi… si consiglia di praticare stretching dinamico dopo il riscaldamento e stretching statico nella fase di defaticamento, una volta finito l’allenamento.
Stretching dinamico e stretching statico – cosa sono e a cosa servono?
Lo stretching dinamico agisce sull’elasticità di muscoli e tendini. È quello più consigliato da praticare prima di un allenamento o di una competizione sportiva. Consiste nell’aumento graduale dell’estensione articolare fino a raggiungere il suo massimo range, senza sorpassare questo limite. Serve a riscaldare il muscolo portandolo al limite della flessibilità per produrre maggiore forza esplosiva. In questo modo si utilizza al meglio la capacità elastica dei muscoli e si evitano stiramenti. Si vedranno così movimenti relativamente brevi, che diventeranno via via più ampi poiché muscoli e tessuti molli sono sempre più pronti a coprire maggiori gradi articolari.
Lo stretching statico, che si pratica nella fase di defaticamento, è costituito da esercizi di stiramento muscolare. Consiste nell’assumere una determinata posizione che sia possibile mantenere senza dolore per una quindicina o trentina di secondi. In questo modo si rilassa il muscolo interessato. Tutto molto lentamente e senza esagerare. Lo stretching statico si pratica per migliorare la flessibilità dei muscoli che dopo l’allenamento possono essere tesi. Favorisce anche il flusso del sangue in modo da eliminare le tossine ed accelerare il recupero post allenamento.
Affinché lo stretching risulti efficace, è importante tenere a mente alcuni semplici regole:
- praticate lo stretching soltanto a muscoli riscaldati,
- non esagerate e non sforzate troppo i muscoli perché questo è dannoso e poco produttivo,
- concentratevi sulla respirazione: inspirate quando vi preparate per mantenere la posizione di allungamento, espirate quando assumete la posizione di allungamento.