Vransko 2020 – comincia con un disastro, finisce con un trofeo

Vransko 2020

Un altro fine settimana in tuta e casco… questo weekend l’ho passato a Vransko, in Slovenia, dove si è svolta la terza gara del Campionato nazionale sloveno.

Disastro

Le prime prove libere sono cominciate venerdì pomeriggio. Ero emozionatissimo di ritornare a Vransko, dove è arrivata la mia prima vittoria un anno fa, quindi non vedevo l’ora di entrare in pista. Tutto andava bene, finché la moto all’improvviso si è fermata. Cos’è successo? Un piccolo disastro – si è letteralmente rotta la campana della frizione. Ero arrabbiatissimo perché non potevo più girare, ma fortunatamente Darjan Kantar Božič ci è venuto in soccorso e ho potuto fare qualche giro prima della fine delle prove libere. Verso sera sono arrivati anche i Poropat e con loro la mia campana nuova.

Campana
La campana rotta

Ottime previsioni

Sabato è iniziato benissimo, con una colazione da campioni. Ero in forma e lo hanno notato tutti. In pista andavo spedito. Il circuito di Vransko è velocissimo, abbastanza lungo (1.005 km), l’asfalto tiene bene e mi sono divertito molto. C’era il sole e io ero ansioso di correre il giorno dopo.

Tempo capriccioso

Domenica al risveglio il cielo era nuvoloso e piovigginava a tratti. Abbiamo deciso di saltare le prime prove ufficiali, sperando di capire quali pneumatici usare. La pista, infatti, non era del tutto asciutta, ma nemmeno così bagnata da dover mettere le rain. La situazione però non è cambiata nemmeno dopo un’ora e così sono uscito con le slick. Il primo giro è andato bene, nel secondo sono caduto e mi sono fatto male al polso. Niente di grave, ma comunque è stato faticoso guidare. Le qualifiche sono andate benissimo e sono riuscito a realizzare due volte lo stesso identico miglior tempo fino al millesimo. La pole position era mia.

Colazione da campioni
Colazione da campioni
Amici
Ispazione della pista con Tian

E un altro trofeo

Vittoria! ????

Gara 1: dopo il giro di riscaldamento ci hanno fatto sapere che uno dei piloti aveva un problema tecnico. Indovinate chi era?! Sì, ero io – il mio transponder aveva le batterie scariche e il cronometrista lo ha subito sostituito. 😮 Quindi tutto bene. A inizio gara ero terzo, ma ho riguadagnato il primo posto già nel secondo giro. Sono rimasto in testa fino al primo sorpasso, quando uno dei piloti doppiati nel sorpassare un altro pilota mi ha investito e mi ha buttato fuori pista. Fortunatamente sono rimasto in piedi e ho ripreso a correre, ma ho dovuto riguadagnare la prima posizione. Ci sono riuscito e la vittoria era nuovamente mia.

Gara 2: Sono partito di nuovo male, ho dovuto riguadagnare due posti per poter ritornare in testa, ma ho risolto il tutto in due giri. Poi ho guidato fino alla fine della gara in solitaria perciò questa volta non troverete molte mie foto in bagarre con gli altri piloti. Comunque, a fine gara ero felice per un altro bel risultato che ho portato a casa. Ecco perché ho iniziato questo articolo con il titolo: È cominciata con un disastro, ma è finita con un trofeo

Torna in alto