La corretta idratazione nei motosport – Un sorso? Sì, grazie!

Corretta idratazione

Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico.

Nei motosport la corretta idratazione è molto importante. Non sono rari i casi in cui la disidratazione ha giocato brutti scherzi ai piloti di moto e Formula 1. Basta ricordare il pluricampione britannico di superbike Carl Fogarty. Nel 1997, a Laguna Seca, Fogarty a causa di un grave stato di disidratazione ha avuto due volte conati di vomito nel casco durante la gara. Un’esperienza analoga è stata vissuta da Mark Webber, pilota della Red Bull, durante il Gran Premio del Giappone nel 2007. E in tempi più recenti, ricordiamo Jorge Martin al Gran Premio dell’India del 2023. Martin taglia il traguardo nonostante una disidratazione che l’ha portato a sentirsi male una volta terminata la gara.

Idratarsi è più importante di quanto credi

Perché l’idratazione è così importante? Tenete a mente che i muscoli scheletrici hanno contenuti di acqua dell’80 %, mentre il sangue è composto di acqua per il 93 %. Una lieve disidratazione, pari a una perdita dell’1 – 2 % del peso corporeo, può compromettere la capacità di concentrazione. I riflessi rallentano e pertanto è più facile sia commettere errori che frenare tardivamente. In parole povere, durante la gara, la disidratazione fa commettere al pilota più errori dei cordoli e dei sorpassi.

Perché andando in moto si suda di più?

Chi si allena in moto tende a sudare molto. Le cause sono molteplici e combinate tra loro:

  • l’abbigliamento e le protezioni indossate (abbigliamento tecnico, tuta, guanti, casco, scarpe / stivali)
  • alta temperatura ambientale,
  • umidità relativa,
  • durata dell’allenamento (più di 1 ora),
  • intensità dell’allenamento.

Tutti questi fattori determinano un aumento della perdita di liquidi.

Abbiamo incominciato bene

Sintomi della disidratazione

I primi sintomi della disidratazione sono legati a una riduzione della capacità di risposta agli stimoli. Come conseguenza c’è l’alterazione del senso di equilibrio, delle percezioni, dei riflessi. Avvertiamo la sensazione di sete.

Se la perdita è oltre il 5 %, la disidratazione può danneggiare il cervello. Il nostro corpo, con nausea, cefalea e stanchezza, ci comunica che qualcosa non va. La disidratazione sta intaccando le funzioni cognitive, la memoria a breve e a lungo termine, la coordinazione motoria, i tempi di reazione, la percezione di pericolo, la concentrazione e la vigilanza.

Se non viene posto rimedio, la disidratazione può raggiungere il 10 % colpendo cuore e cervello. Si verificheranno fenomeni di tachicardia, nausea, vertigini, sdoppiamento della visione, fino a causare perdita di conoscenza e coma.

Perdite importanti di liquidi, possono portare l’organismo a limitare la sudorazione. Di conseguenza aumenta la temperatura corporea e possono verificarsi anche crisi di ipertermia.

Infine, una disidratazione anche di valore basso ma persistente, induce nell’organismo una maggiore probabilità di formare calcoli renali, disturbi al colon e all’apparato urinario.

Colorazione urina

Quando e quanto bere

Nel pre-gara consigliamo ai piloti una lenta idratazione (200-400 ml) ogni 30-40 minuti. In questa fase è da preferire una bevanda di tipo iso-ipotonico, quindi con meno sali, per evitare problemi intestinali.

Nel post-gara si deve recuperare tutto il “peso” dell’acqua persa. È consigliabile aggiungere all’acqua anche i sali minerali e alcuni zuccheri. Vi consigliamo quindi di assumere una bevanda leggermente ipertonica, con una maggiore presenza di sali nell’acqua, che favorisce un recupero più veloce e migliore.

Un altro fattore da tenere in conto è la temperatura esterna dell’ambiente. Quando fa molto caldo si suda di più e si dovrebbe anche bere di più.

E in fine l’ultima raccomandazione: per dissetarvi non bevete mai bevande gelate e quelle gassate. La temperatura ideale per una bevanda dissetante è tra i 15 e i 20 gradi.

Anche i cibi solidi ci aiutano a reintegrare l’acqua

L’acqua può essere reintegrata sia attraverso le bevande che attraverso i cibi solidi.
I cibi solidi contengono le seguenti quantità di acqua:

  • frutta e verdura: 85 % – 70 %,
  • carne, pesce, formaggi: 50 % – 60 %,
  • pane e farinacei simili: 20 % – 30 %,
  • solo pochi alimenti, come olio e zucchero, sono privi di acqua.

Infine il nostro corpo recupera l’acqua anche grazie ai processi di ossidazione dei nutrienti (carboidrati e proteine) – circa 300 ml al giorno.

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