“Cos’è la minimoto?” è solo una delle domande che mi pongono più spesso. Perciò abbiamo raccolto le risposte alle domande più frequenti relative al mondo delle minimoto:
La minimoto è una versione miniaturizzata della MotoGP. È lunga circa un metro e alta mezzo metro. Ma nella botte piccola c’è il vino buono! Una minimoto sotto la carena può celare fino a 20 cavalli (lo scooter ne ha solo 3). Se vi è più facile se parlo in km/h, vi dico che la mia minimoto può andare fino ai 142,5 km/h. Ma non preoccupatevi, la prima moto di vostro figlio non sarà così potente o così veloce.
Tutto è iniziato con il signor Vittoriano Orazi, nome ben noto dapprima nel settore delle piccole macchine radio comandate. Con loro Vittoriano divenne anche campione europeo nella categoria “1/8 Pista”.
Nel 1986, durante una gara in Giappone, vide la prima minimoto rudimentale. Vittoriano intuì subito le potenzialità di una moto del genere. Al suo ritorno in Italia costruì la prima minimoto per i suoi figli. Il giocattolo, realizzato a mano al prezzo di 650.000 lire, ebbe un successo immediato. Si poteva usare sia sulle piste delle macchine telecomandate sia su quelle per i gokart.
Nello stesso anno Vittoriano fondò la Vittorazi Racing. Il successo delle minimoto fu tale che Vittoriano abbandonò completamente le macchine radio comandate e si dedicò solo alle minimoto. Molti altri produttori seguirono il suo esempio: DM, ZPF, SG, GRC…
La svolta decisiva nel mondo delle minimoto avviene nel 1992, quando entra in campo la Polini Motori. Il ‘90 vide anche la nascita dei primi impianti creati solo per le minimoto e in Italia si disputa il primo Trofeo Italiano, con piloti che gareggiavano in diverse categorie.
Posso affermare a cuor leggero che se il vostro obiettivo è la MotoGP, con la minimoto siete sulla strada giusta. Valentino Rossi, Marco Simoncelli, Mattia Pasini, Jorge Lorenzo e molti altri hanno iniziato la loro carriera proprio in minimoto. Quindi questo è sicuramente un valido inizio.
La minimoto è una moto piccola, molto adatta ai bambini. È leggera, non pesa 100 chili o più, quindi il bambino non si farà male anche se cadendo si trova sotto la moto. È adatta anche per i piccoli pilotini, ché sicuramente arriveranno a toccare le pedane. I bambini svilupperanno gradualmente le loro capacita di guida e aumenteranno progressivamente la velocità in pista.
Ma la minimoto, una volta che il bambino cresce come pilota, diventa anche una moto veramente potente che non ammette errori. Pertanto, il pilota deve essere preciso e molto concentrato. Due virtu’ che sono già un ottimo punto di partenza se il vostro obiettivo è la MotoGP.
Se dovessi consigliarvi vi direi di iniziare in una scuola di minimoto. In una scuola di minimoto al bambino forniscono tutto quello che gli serve per guidare (casco, tuta, guanti e moto). Ci sarà un istruttore a seguirlo e guidarlo, quindi la sicurezza è garantita. In questo modo il bambino avrà l’opportunità di provare la minimoto. Se non gli piacerà non sarà una grossa spesa, si può provare la minimoto anche solo una volta. 😊. Non abbiate quindi remora a iscrivere i vostri figli in una scuola di minimoto. Chissà, forse il prossimo campione o la prossima campionessa della MotoGP si nasconde proprio nella vostra famiglia!
L’ideale sarebbe iniziare intorno ai 5 anni di età. Ma è anche vero che se iniziate a nove anni, come ho fatto io, potete comunque ottenere dei bei risultati.
Non si può mai dire che qualcosa sia sicuro al cento per cento. Questo vale anche per la minimoto. Ci si può infortunare 😞, ma la minimoto è uno sport abbastanza sicuro. Il mio incidente più grave in tutti gli anni in cui guido la mini è stata la rottura del dito medio sinistro. Tutto il resto sono solo graffi e contusioni.
I bambini indossano le protezioni: la tuta, il casco, i guanti, il paraschiena e il paracostole. Guidano in un ambiente protetto, su una pista dove non c’è nessuno che guida nella direzione opposta. E poi… nel caso non lo sapeste, la velocità di guida è collegata solo casualmente alla gravità degli infortuni.
In realtà la minimoto può offrire al bambino più vantaggi che svantaggi. Ne parliamo in modo pi approfondito negli articoli Qualcosa su cui riflettere…, 5 ottime ragioni per far guidare la minimoto a un bambino e Un articolo che saranno in grado di capire solo le mamme…
Molto dipende dal livello di guida e dal portafoglio. Consultate qualcuno di cui vi fidate e che saprà consigliarvi. Anche noi abbiamo scelto questa strada quando abbiamo iniziato.
Potete acquistare una minimoto nuova o usata. Assicuratevi solo che il motore abbia il volume giusto e che scegliate il tipo di raffreddamento adatto (ad aria per i bambini, ad acqua per la categoria Open). Vi consigliamo inoltre di acquistare il telaio che è piu presente nel vostro campionato. In questo modo voi potrete aiutare gli altri e loro potranno aiutare voi se avrete bisogno di aiuto.
Se state acquistando una moto usata, dovreste fare attenzione a un paio di cose:
- Assicuratevi che il telaio sia integro e non riverniciato – per essere sicuri che non sia stato danneggiato.
- Anche le restanti parti vitali della minimoto devono essere integre.
- Informatevi sui precedenti proprietari della moto e sulla storia della moto.
La prima stagione del CIV non ha un costo proibitivo, ma se si vuole andare all’estero, dovrete aprire di più il portafoglio.
Il bambino ha vinto il Simoncelli, il CIV e l’europeo in tutte le categorie di minimoto. E adesso, cosa si fa? Le possibilità di proseguire nel mondo dei motori sono moltissime. Può restare nelle minimoto. Nessuno glielo vieta. La minimoto non ha limiti di età. Nemmeno l’altezza è un problema: conosco un pilota di minimoto che è alto ben 190 cm!
Ma potete anche cambiare moto. Ci sono molte opzioni: Ohvale, supermoto, 250, R3, R6, Aprilia, pre-Moto 3 ecc.
Comunque, secondo me, la minimoto è l’approccio più sicuro per il mondo delle moto e il migliore se si è interessati a seguire le orme di Valentino Rossi.
Non mettiamo il carro davanti ai buoi: probabilmente inizierete con un Trofeo. Non vi serve una squadra come quella della MotoGP.
Per iniziare avete bisogno solo del papà per mettere a punto la moto e, se possibile, della mamma che vi faccia mangiare e bere e magari scatti qualche foto.
All’inizio vi aiuteranno molto già nella scuola di minimoto. Lì incontrerete amici, meccanici e altre persone che condivideranno il vostro entusiasmo. E poi ci sono anche i team che forniscono un valido supporto una volta che i piloti diventano più bravi e corrono a livelli nazionali.
Imparerete con il tempo. Non preoccupatevi, anche voi acquisirete l’esperienza necessaria, dovete solo perseverare.