Le giovani promesse slovene del campionato velocità – Seconda parte

Etien Kantar Božič

Oggi voglio presentarvi il mio amico Etien Kantar Božič o TenTen, come lo conosciamo nel mondo delle corse. Etien, come me, è un tredicenne. Ci siamo conosciuti quando io ho iniziato a correre. All’epoca Etien era già un veterano e ovviamente ha vinto il campionato nella sua categoria. Nonostante cio, Etien ha sempre trovato il tempo di augurare a me, un principiante, buona fortuna prima della gara e si è sempre congratulato con me dopo la gara. Ho apprezzato moltissimo questo suo gesto.

All’età di tre anni, a una fiera della moto a Lucia, Etien si siede per la prima volta su una minimoto. È amore a prima vista. Passano alcuni anni prima che la giovane promessa, nel 2013 a Vransko, partecipa alla sua prima gara. L’anno successivo TenTen inizia a correre anche in Italia. Dal 2016 in Italia corre per il team Top – Racing. Etien vince in due volte il campionato nazionale sloveno minimoto nella categoria Junior B. Nel 2020 termina la stagione come vicecampione nella categoria Open. Per tre volte partecipa anche al campionato europeo, portando a casa sempre dei buoni risultati.

Le giovani promesse crescono.

Quest’anno Etien passa a una moto più grande, la Yamaha R3, poiché vuole arrivare ai vertici del motomondiale! E se nel precedente articolo sui fratelli Krševan avete letto che prendono Marc Márquez a modello, io e Etienne tifiamo per Valentino Rossi! Ma entrambi seguiamo anche l’esempio di Jan Poropat, che è stato il nostro primo insegnante, un modello da imitare nell’ambito delle minimoto in Slovenia. Etien si è allenato anche con Tilen Horvat, Jani Medoš, Matteo Parancolo, Francesco e Alessandro Finco della scuola italiana di minimoto, ma ammette anche che senza la sua famiglia, il meccanico Jure, la PR Petra, gli sponsor e gli amici, non sarebbe riuscito ad arrivare dov’è oggi.

Etien prima di una gara con il padre.

La vita nel mondo delle corse non è semplicissima, uno deve lavorare molto per arrivare al vertice. Tuttavia, Etien ribadisce che bisogna perseverare, ma soprattutto divertirsi in sella alla moto e nel paddock, passare del tempo con gli amici. “In Italia ho imparato più cose che in Slovenia perché qui la minimoto è più evoluta, anche se ultimamente si sta evolvendo anche da noi. In Italia ci sono più piste, le piste sono più tecniche e anche il livello è più alto, perché ci sono più piloti, più giovani promesse”, mi racconta Etien.

Nonostante questo, la vittoria più dolce arriva in Slovenia. Fu la sua prima vittoria nella categoria minimoto Open. A Vrtojba, in una sola gara, sconfigge entrambi i suoi insegnanti, Jan e Jani, stabilisce il record della pista e conquista il podio della prima gara: “Quel giorno ho scoperto che il cuore e la voglia di vincere battono la fatica. I due giorni seguenti, faceva male dappertutto … “

Tadej Maver Guštin

Ho scoperto di essere io l’ultima giovane promessa slovena nel mondo delle corse. Di me avete già letto nell’intervista che ho rilasciato per questo sito. Questa volta quindi mi piacerebbe raccontarvi come vedo io il mondo delle minimoto. Vi svelerò anche altri segreti di cui i miei amici non vi hanno parlato… quindi continuate a leggere!

Anch’io ho cominciato a correre sulla pista di Vrtojba. Ero felicissimo quando finalmente sono riuscito ad guidare su una pista vera. Quella è stata la prima volta che ho capito che si poteva fare veramente qualcosa con questa mini motocicletta. La minimoto è veloce, anche se piccola. Il costruttore della mia mini mi ha detto la minimoto raffreddata ad aria (quella della categoria Junior B) in gara raggiunge una velocità fino ai 95 km/h. La moto raffreddata ad acqua, quella che guido quest’anno, raggiunge una velocità oltre i 100 km/h.

Verso la vittoria.

Il passaggio a un motore più potente, raffreddato ad acqua, è considerevole. Innanzitutto, il motore è più potente. Come pilota devi fare più attenzione, altrimenti la ruota anteriore si solleva in un attimo. Anche la postura sulla moto è diversa ed è necessaria molta più abilità per fare le curve. Ma è decisamente più bello guidare una moto Open. In primo luogo perché va più veloce, in secondo luogo perché è come salire di livello. Si è contenti di se stessi perché si è capaci di fare questo salto.

Se si vuole correre, si deve iniziare con una scuola di minimoto, poi ognuno sceglie il suo percorso futuro. Pensaci però due volte se vuoi correre per davvero. Se guidi la moto solo per fare il fico, non andrai lontano. Per fare progressi devi perseguire la tua meta, correre con il cuore e cercare di migliorarti sempre, devi aspirare alla vittoria.

Un dettaglio della mia minimoto.

Amo correre perché correre mi rilassa. Appena mi siedo sulla moto mi dimentico di tutti gli obblighi, la testa diventa leggera, ma non vuota. Questo si è visto soprattutto nella gara in cui ho ottenuto la vittoria più dolce: La scorsa stagione a Krško dopo la partenza ero secondo. Questa è una pista dove è molto difficile sorpassare, quindi ho dovuto impegnarmi un bel po’ per farlo. Nella prima gara ho superato il mio avversario abbastanza velocemente, ma nella seconda ho dovuto giocare d’astuzia. L’ho studiato, attaccandolo sempre nel punto in cui l’ho superato la prima volta e quando si è rilassato… l’ho superato dove non se lo aspettava. Devi sempre essere una volpe in pista! Puoi vedere la seconda gara nel video sottostante.

Potete seguire Etien sulla sua pagina internet e su Facebook. Potete seguire anche me sulla mia pagina internet, su YouTube e su Facebook. E inoltre potete dare un’occhiata anche a Idealna linija di AMZS dove regolarmente riportano le imprese delle giovani promesse slovene del campionato velocità.

Revija Študent

Questa è la traduzione dell’articolo pubblicato in lingua slovena il 6 aprile 2021 sul sito della rivista Študent.

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