La prima volta con la Yamaha R3 sul Circuito di Vallelunga – un fine settimana di gara emozionante

Prima volta con la Yamaha R3 a Vallelunga

Questo fine settimana ho vissuto il primo, entusiasmante weekend di gara sul Circuito di Vallelunga, che ha segnato il mio debutto nel mondo Yamaha R3.

Grandi piste, grandi problemi

Quando ho deciso di passare alle “moto grandi” mi hanno detto che avrei avuto molti problemi nelle piste grandi. E in effetti i problemi sono arrivati. La pista improvvisamente diventa larghissima, le velocità non sono paragonabili a quelle raggiunte sui kartodromi o sui circuiti più piccoli, bisogna capire quali sono i punti di riferimento esterni, è difficile sfruttare tutta la superficie della pista perché all’improvviso si passa da piste di 7 metri di larghezza a quelle che ne hanno 14. Insomma… tutto si capovolge. Per non parlare di come cambia il mondo quando entri a far parte di in un team di professionisti.

Quando tutto va a posto

Per il mio debutto al Yamaha R3 Cup abbiamo scelto di far parte del team RP82 Racing team. E all’improvviso i problemi si sono ridimensionati. In un team ben funzionante come il nostro ogni elemento ha il suo posto e ognuno sa cosa deve fare. Il team lavora in armonia e in modo tale che tutti gli elementi del team facilitino il lavoro dei piloti. A guidare il team c’è un bravissimo telemetrista, Roberto Barbieri, che parlando con i piloti e analizzando la telemetria vede cosa c’è da sistemare sulle moto, comunicandolo ai meccanici. Per questo fine settimana i miei due bravissimi meccanici sono stati Giorgio Herdina e Alessandro Colle. Le redini dell’intero team invece sono nelle mani esperte del nostro team manager, Roberto Perlini, che è il direttore d’orchestra della nostra squadra.

Prima volta con la Yamaha R3 e tutti i piloti

I piloti sono una parte importante del team

Una parte importante del team sono anche i piloti. Nel nostro ce ne sono quattro: Filippo Mantovani, il nostro pilota Senior, Carmine Ruotolo e Lorenzo Cavalletto, entrambi, come me, piloti bLU cRU. Alla Yamaha R3 Cup i piloti si dividono in piloti Senior, cioè coloro che hanno già compiuto 20 anni, e piloti bLU cRU, coloro che le venti candeline non le hanno ancora spente.
Siamo piloti con storie ed esperienze diverse. Io vengo dalla Slovenia, gli altri tre sono piloti italiani, ognuno di noi è cresciuto in un ambiente delle corse diverso. Il bello però è che già dopo la prima gara andiamo d’accordo il che fa ben sperare per una buona atmosfera nel team. Mi dispiace solo che Lorenzo si sia infortunato in gara e non lo vedremo in sella alla sua moto per un po’, ma gli auguro di ritornare con noi al più presto.

Quando i motori rombano e l’adrenalina sale

Come di consueto il weekend di gara è iniziato venerdì, con le prove libere, parzialmente rovinate dalla pioggia.
Sabato ci sono state due qualifiche. Posso dire che sono andate bene perché ho migliorato il mio tempo da quello delle prove libere.
Domenica dovevo disputare “solo” la gara. Ero nervoso già prima dell’inizio. La partenza non è andata come volevo, quindi sono dovuto andare a riprendere il gruppo, il che è un’esperienza peculiare se lo si fa senza scia. Quando ho visto il primo pilota davanti a me non ho mollato e l’ho superato. Ci sono stati un altro paio di sorpassi, alcuni finiti bene, altri no. Tuttavia, ho concluso la gara al diciottesimo posto su ventiquattro. Mi dispiace perché so che se fossi partito bene e non avessi perso il contatto con il gruppo, avrei potuto finire la gara nella zona punti. Ma queste sono le gare e finché si impara dai propri errori, un errore è solo un’altra esperienza di vita.

Prima volta con la Yamaha R3 e Roberto nel box

Il commento del team

Tadej ha fatto un buon lavoro progredendo in ogni sessione e migliorandosi sempre, arrivando a 1’57.2 come miglior risultato, partendo da una base di 2’00 che era stato fatto nei test. La moto piano piano si sta modellando per il suo stile di guida,
ha commentato Roberto Barbieri a fine gara.

Roberto Perlini ha aggiunto:

Tadej nel suo primo weekend di gara mi ha sorpreso. Girare in 1’57 basso in una pista come Vallelunga non è per nulla facile, con soli 2 giorni di test su questa pista, al suo primo anno di gare su piste grandi e con moto grandi. Non sono tempi facili da fare al debutto. Quest’ano sarà un anno in crescita, per mettere le basi per togliersi delle grandi soddisfazioni l’anno prossimo.

Vi aspetto per la prossima gara, in calendario il 10 maggio al Mugello!

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