Avendo la possibilità di scegliere un weekend di gara, probabilmente sceglierne uno peggiore di quello appena passato, non è possibile. Uno si aspetterebbe temperature estive nell’ultimo weekend di maggio, ma questo fine settimana le temperature sono scese fino ai 7oC.
Pioggia, pioggia e ancora pioggia
Già guidando verso Krško pioveva. Anche a Krško la situazione non è cambiata. Invece di iniziare le prove libere, eravamo nascosti sotto i propri gazebo, domandandoci quando la smetteva di piovere. Quando finalmente si rasserenò, la pista si si è asciugata abbastanza velocemente, ma alcune parti erano ancora del tutto sommerse.
Tuttavia sono entrato in pista con le gomme slick. I miei tempi erano pessimi, ma almeno ho testato le condizioni di guida. L’intero sabato è trascorso così. L’atmosfera nel paddock era come il tempo – pessima.
Prove ufficiali e qualifiche
A darci noie non era solo il tempo, ma anche il motore. Abbiamo risolto il problema prima dell’inizio delle gare, ma come pilota sentivo molto questa tensione. Nonostante tutto sono arrivato alle qualifiche ottimista, perché so di poter guidare bene con la pioggia. Ma stavolta ho avuto difficoltà. La pista, infatti, non aveva trazione. Raceland è, tra le altre cose, una pista di go-kart. Questo è molto negativo per noi motociclisti, perché dopo che girano i go-kart, la superficie di guida è troppo gommata per noi per avere una buona aderenza. Naturalmente questo può portare a una caduta, come ho sperimentato in prima persona. Ma nonostante tutti questi problemi, nelle qualifiche ho conquistato il secondo posto.
Le gare
In questo round ero piuttosto stressato per tutto ciò che era andato male. Di conseguenza avevo poca concentrazione e una grande voglia di riscatto. Questo, tuttavia, mi ha portato direttamente alla caduta nel giro di riscaldamento. Caduta rovinosa. Direttamente nel fango. E poiché il fango è scivoloso, l’intera gara mi è sembrato di essere un equilibrista. Sgradevole. E poi sono caduto di nuovo perché il sellino era scivoloso ed era difficile guidare in curva. Ho concluso la gara al terzo posto, ma so che poteva andare meglio.
In gara due mi sono un po’rilassato. Ho iniziato bene. Dopo aver superato il primo pilota, ho cercato di scappare al gruppetto dietro di me il più possibile. Andava tutto bene. Nell’ultimo giro ho raggiunto i doppiati. Sorpassare un doppiato, si sa, è sempre una lotteria. Due curve prima del traguardo, il doppiato che ha ricevuto la bandiera blu mi ha chiuso la linea. Ho dovuto rallentare e trovare un’altra traiettoria. Nel frattempo, Jan, che guidava un po’ più dietro ha potuto scegliere la traiettoria migliore e ne ha approfittato. L’avrei fatto anch’io! Ho finito la gara al secondo posto.
La prossima gara in calendario si svolgerà di nuovo a Cervia. Speriamo che lì il tempo sia migliore… 😉